e-learning e PA, che fare?
…ma soprattutto: cosa fanno le PA italiane, e come?
Cari colleghi, vi propongo un confronto e una discussione in questa Comunità Formazione PA sull’e-learning nelle Pubbliche Amministrazioni.
Il tema non è certo nuovo, ma:
- nel 15° rapporto annuale sulla formazione nella PA (2013) emerge una scarsa diffusione dell’e-learning, in particolare nei Comuni che nelle Provincie italiane (nelle Regioni e nelle Provincie Autonome la situazione cambia un po’). Le motivazioni: preferenza per metodologie tradizionali - Aula, assenza di finanziamenti specifici, scarsa informazione sulle metodologie e-learning, scarsa dotazione di infrastrutture ICT;
- nell’attività di supporto e assistenza alle Amministrazioni italiane riceviamo richieste di affiancamento e assistenza in tema di e-learning, in particolare su standard, esperienze, suggerimenti in tema di piattaforme elearning open source, produzione di materiali, strutturazione di percorsi e-learning
- iniziano a esistere ed essere conosciuti i cataloghi di materiali didattici/Learning object resi disponibili da Pubbliche amministrazioni per il riuso da parte di altre PA (ne abbiamo parlato anche in un recente webinar, con la presentazione di SELF- Regione Emilia Romagna e TRIO - Regione Toscana)
Che dite? Credo insomma che i tempi siano maturi per ragionare su:
- definizione di standard per l’elearning nella PA e in generale di indicazioni, Linee guida (l’ottimo “Vademecum per la realizzazione di progetti formativi in modalità e-learning nelle PA” del CNIPA è del 2007);
- riuso dei Learning Object e di altri materiali prodotti per l’e-learning
- valorizzazione delle esperienze di e-learning e rete tra le amministrazioni
L’e-learning come strumento per diffondere la cultura digitale e agevolare lo sviluppo di competenze digitali trasversali per la PA è strettamente collegato al Programma nazionale per la cultura, la formazione e le competenze digitali e alle iniziative in corso: ne parleremo tra breve nel Barcamp degli Innovatori al ForumPA, che quest'anno sarà dedicato interamente al tema "apprendimento attraverso le tecnologie e apprendimento delle tecnologie": a breve dunque per tutte le informazioni sul Barcamp!
roberta
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3 commenti
e.learning - totem,tabu .......e voglia
E' sicuramente un problema complesso usare una tecnica nuova ed ormai consolidata in un ambiente che non voglio definire conservativo, ma almeno abbastanza cauto nel cambiamento.
Una esperienza personale di oltre 25 anni fa.
Il fatto si svolge nella capitale di uno degli Stati Uniti del sud dove aveva sede una multinazionale informatica: la Società XXX, ma non era IBM,
La Società XXX fece un accordo con una Società Specializzata per la realizzazione di corsi e.learning concordati.
Tutti i dipendenti di XXX, a TUTTI i livelli, dovevano frequentare un certo numero di corsi e, a seconda dell'esito finale (esame) guadagnavano, o perdevano, un certo numero minimo di punti. Il non raggiungimento dei minimi comportava l'esclusione da qualsiasi premio extra stipendio base.
Allora non c'era Internet ed i corsi si svolgevano in una saletta con 10 postazioni (in una struttura di circa 1200 dipendeni). Il posto doveva essere prenotato, anche in orario di lavoro, ma il non rispetto della prenotazione faceca perdere punti.
Oggi le cose sono tecnicamente molto più semplici ed avendone la VOLONTA' si potrebbee imparare tutto.
E' una proposta indecente? se si, perchè?
Grazie
Quale e-learning?
La questione che poni, Roberta, è complessa.
La scarsa presenza di e-learning nella PA credo sia dovuta a ragioni generalei di accesso alla formazione ed a ragioni specifiche attribuibili all'e-learning.
Quel che dovrebbe essere chiaro è che "partecipare" a formazione a distanza è più difficile che farlo per la formazione in presenza. Le persone fanno più fatica a distanza.
A questo si aggiunge la non positiva immagine che la FAD si porta dietro: o per caranza di conoscenza, o per non positive esperienze precedenti.
Ad ostacolare c'è poi la carenza di competenze specifiche a ideare, sviluppare e gestire attività in fad e questo spesso porta i volenterosi ed "innovatori" a scimmiottare in fad la formazione in presenza, con ovvi esiti negativi.
Si pone, quindi, anche la questione dei modelli didattici specifici per la fad, modelli che non possono essere universali perchè sono determinati dagli obiettivi assunti, dai contenuti, dal contesto.
Questione complessa, insomma :-)
mio contributo sull'e-learning
Vi segnalo questo link ove anni fa fu pubblicato questo mio contributo sull'e-learning.
Nato sotto i migliori auspici, purtroppo l'e-learning non è mai decollato.
http://www.edscuola.it/archivio/software/normare_elearning.pdf
Sono graditi commenti
grazie