Appalti, le dimissioni dell'amministratore corrotto non giustificano la revoca degli arresti domiciliari
Ai fini dell’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari è rilevante la concreta possibilità che l’amministratore indagato per il reato di corruzione possa continuare ad interferire, di fatto, nelle scelte operative dell’impresa appaltatrice.
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