Laboratorio transnazionale sul tema dell'uscita da situazioni di sfruttamento delle vittime di tratta attraverso percorsi di inclusione attiva
Il prossimo 23 gennaio 2014 si svolgerà a Roma presso la Sala del Cenacolo, Camera dei Deputati una giornata di riflessione e di lavoro dedicata al tema dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone vittime di tratta o grave sfruttamento, con il duplice obiettivo di condividere i risultati raggiunti da interventi realizzati a livello regionale, nazionale ed europeo nel corso della programmazione 2007-2013 e di pensare in modo integrato azioni future da proporre anche al finanziamento del Fondo Sociale Europeo nel settennio 2014-2020.
In questa logica, il laboratorio è costruito secondo due chiavi di lettura:
- Confronto tra politiche europee, nazionali e regionali sul tema.
- Confronto sulle buone pratiche attraverso la presentazione di quanto è stato realizzato nel contesto transnazionale, nazionale e regionale.
Un recente rapporto dell’Eurostat evidenzia come il fenomeno della tratta di esseri umani sia, in Europa ed in Italia, un fenomeno in crescita. Guardando ai dati che si riferiscono al nostro Paese può essere rilevato un aumento del numero di persone vittime della tratta che si attestava nel 2008 a 2,7 unità su 100.000 abitanti e nel 2010 è arrivato a 3,9 unità. Riferendosi alle tipologie di tratta, a livello europeo emerge che – tra il 2008 al 2010 – si aggira tra il 58% al 66% la percentuale di persone vittime di tratta a fini sessuali (con un target rappresentato da donne per il 96%) e tra il 28% e il 23% la percentuale di persone vittime di tratta a fini lavorativi (con un target rappresentato da uomini intorno al 75%).
Per contrastare questo fenomeno in Italia è stato attivato un sistema di protezione a partire dal 2000, coordinato e cofinanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità, che prevede un’assistenza delle persone trafficate basata su tre fondamentali pilastri di azione (emersione, identificazione e prima assistenza, inclusione sociale). Le misure adottate dal nostro Paese vanno ora inserite nella cornice delineata da due importanti atti di livello comunitario:
- La direttiva 2011/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime, che il nostro Paese si appresta a recepire.
- La Strategia Europea per l’eradicazione della tratta di esseri umani (2012-2016) che definisce le priorità che l’Unione europea dovrebbe privilegiare per affrontare la questione della tratta di esseri umani.
La giornata di lavoro si propone di dare una visibilità ampia ed esaustiva di quanto in fase di attuazione per prevenire e contrastare in fenomeno della tratta di esseri umani in Europa e in Italia.
E l’adesione di tante istituzioni (europee, nazionali e regionali) ai lavori, insieme al patrocinio concesso dalla Presidente della Camera dei Deputati all’iniziativa, testimoniano la centralità che viene riconosciuto al tema insieme alla volontà di intervenire in modo efficace per affrontarlo.
Ai lavori parteciperanno il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D’Alia e il Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Cecilia Guerra.
In qualità di relatori saranno presenti rappresentanti della Commissione europea, delle Amministrazioni centrali maggiormente coinvolte nell’attuazione di politiche di inclusione sociale e lavorativa delle vittime della tratta (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e Dipartimento per le Pari Opportunità), delle Amministrazioni regionali, che sul tema hanno maturato esperienze di rilievo, nonché del Governo rumeno che ha avviato relazioni fruttuose con il nostro paese per azioni di prevenzione del fenomeno della tratta di esseri umani.
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