Quando una comunità non è una comunità di pratiche... cosa è
Non voglio scrivere un trattato, ma semplicemente riflettere su come tracciare una linea di confine semplice tra quelle che, dentro InnovatoriPA, possiamo considerare comunità di pratiche in senso stretto (nella accezione di Wenger) e le altre forme di aggregazione.
Vado a memoria e, semplificando, mi sembra che gli ingredienti essenziali possono essere:
- un dominio definito;
- esperienze pratiche comuni;
- volontà di condividere la conoscenza.
Possono esserci gruppi, che pur non possedendo tutti questi requisiti insieme, costituiscono un gruppo coeso e finalizzato. Penso a comunità di tipo professionale (persone che nella PA svolgono lo stesso lavoro) o di interesse (hanno in comune il bisogno di acquisire le stesse competenze) o territoriali (magari con interessi contrapposti operano nella stessa città o regione).
La discriminante principale mi sembra che si possa vedere nella volonta di condividere la conoscenza. In altri termini essere comunità di pratiche è, innanzitutto, una volontà e un obiettivo condiviso da tutti i membri.
Poichè questa riflessione non si può concludere in 10 righe. La mia proposta è di discuterne all'interno del gruppo (non è ancora una comunità) comunità e reti sociali.
- Blog di Salvatore Marras
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5 commenti
ed io.....
Tempo
Oltre le CoP
Quante comunità?...
Alcuni esempi