Grazie!

letto 2668 voltepubblicato il 20/05/2010 - 09:44 nel blog di Laura Manconi

A tutti gli innovatori che hanno partecipato ieri alla Fiera di Roma al Barcamp degli innovatori della PA.

Chi non c'era e chi non ha potuto seguire la diretta della sessione di apertura, trasmessa in streaming da ForumPA, troverà gli interventi dei relatori online su:

Arrivederci, al Barcamp 2011!

 

3 commenti

Giuseppe Mangraviti

Giuseppe Mangraviti22/05/2010 - 10:01
Sono io che devo ringraziarvi per l'iniezione di fiducia e la spinta motivazionale ricevuta dalla partecipazione al Barcamp. Purtroppo non ho potuto partecipare alla sessione pomeridiana a causa di obblighi istituzionali, ma posso garantirvi che in quella sala era entrata una persona stanca e logorata dallo stillicidio lavorativo, mentre ne è uscita un'altra piena di entusiasmo e voglia di fare. vediamoci più spesso!
laura albertini

laura albertini21/05/2010 - 12:33
ma c'è modo di trovare tutte le slide presentate?
Andrea Buti

Andrea Buti20/05/2010 - 16:03
Senza neanche il tempo di metabolizzare tutti gli input che ho ricevuto ieri, stamane ho fatto una sessione di formazione sulla pec e firme elettroniche in ambito p.a. locale e .., replicando un po' lo slogan di uno dei tavoli di ieri, nell'aula ci siamo chiesti "perché Obama non ha la pec".. Non siamo riusciti a dare una risposta..ma nella discussione che ne è seguita ho toccato con mano cosa vuol dire fare innovazione "a colpi di legge"... E' scoppiata, infatti, una piccola rivoluzione quando alcuni hanno capito che se il cittadino scrive con la pec.. ne rimane traccia e.. quindi bisogna rispondergli. Specie se le p.a. danno attuazione al DPCM 6 maggio 2009 (art. 4, comma 3) assegnando una casella pec ad ogni responsabile nell'ottica di rendere "disponibili sul loro sito istituzionale, per ciascun procedimento, ogni tipo di informazione idonea a consentire l'inoltro di istanze da parte dei cittadini titolari di PEC" Nel caso concreto, infatti, le mail "normali" inviate direttamente ai responsabili non venivano riscontrate, rifiutando l'avviso di ricevimento: "tanto il cittadino non può mica dimostrare di avermi scritto...". Sono rimasto abbastanza sorpreso: sono un professionista esterno, siamo in un aula "pubblica" e..non c'è nessun "pudore" ad ammettere che le istanze del pubblico vengono bellamente cestinate... A dire il vero si trattava di una minoranza dell'aula, ma è chiaro che dare ad ogni responsabile una pec diretta per consentirgli di comunicare direttamente con il cittadino ha un senso nel momento in cui questa comunicazione è percepita come un valore e non come una scocciatura. Venivano ovviamente anche addotte scusanti "oggettive" del tipo "o rispondo alle mail o faccio il mio lavoro", ma mi chiedo e vi chiedo: rispondere ai cittadini non dovrebbe essere una parte del lavoro della p.a.? D'altronde la maggior parte dei miei colleghi avvocati non usa la pec (anche se a breve verrà usata anche per le notifiche) facendo passare tutto per il filtro della segretaria..vorrà dire che la p.a. comunica solo attraverso il protocollo.. Ho appena ricevuto una mail da un professore universitario che, nell'organizzare un corso si è anche preoccupato dell'alloggio di un corsista: non credo faccia parte del suo lavoro...ma lo studente ha ringraziato calorosamente.. e il sistema ci ha guadagnato in efficienza, customer care e customer satisfaction ;-) La differenza - come sempre - la fanno le persone: forse su queste bisognerebbe "lavorare". La legge da sola non basta..(credo..) Saluti @all e grazie a voi.., AB