L'innovazione fatta e non solo parlata: tecnologie dalla Ricerca e soluzioni per la competitività

Non sono un innovatore, ma comunico l'innovazione da quasi 10 anni.
La prima cosa che ho imparato è che non bisogna parlarne ma farla.

E fin qui tutto semplice: il problema è di mentalità. Far capire che l'innovazione non è un fine - bensì un mezzo - è difficile in Italia.
Il fine, lo ripeterò fino alla nausa, è uno solo, anzi due: lo sviluppo della competitività economica di un territorio (impresa, ricerca..) e la qualità della vita di tutti (benefici reali e non mere parole).

Uno dei modi per "fare-innovazione" è permettere l'incontro tra ricerca (intesa come chi crea innovazione) e impresa (intesa come chi la industrializza), prima possibile e in modo strutturato.

Un altro modo è sviluppare soluzioni e metodologie per favorire l'innovazione organizzativa, gestionale e produttiva in impresa o nell'ente di ricerca.

AREA Science Park - il 29 ottobre - permetterà a imprese, startup e ricercatori di cogliere i classici due piccioni con una fava: a Trieste infatti è previsto il , la prima occasione in un cui un Parco Scientifico e Tecnologico (nella fattispecie uno dei più importanti in Europa) si "apre al business" con il territorio: da un lato la possibilità di incontrare le imprese hitech e avviare nuove partnership, dall'altro l'occasione per conoscere le soluzioni di innovazione ideate e sviluppate negli ultimi 20 anni da AREA. 

L'ente di ricerca nazionale che opera a Trieste, infatti, è diventato ormai uno dei punti di riferimento a livello nazionale per le politiche di innovazione nei territori, tanto da essere chiamata a "fare il suo lavoro" da altri Regioni italiane, come la Basilicata.

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