Regione Sicilia normativa trasparenza siti web. Obblighi e sanzioni. Ma chi controlla il controllore?

letto 4109 voltepubblicato il 16/10/2010 - 23:25 nel blog di Laura Strano, in Qualità Web PA, TRASPAR-ENZA SITI WEB P.A.

La Regione Sicilia prevede sanzioni in caso di violazioni all''obbligo di pubblicazione di atti nel sito internet" previsto dalla

1.     E’ fatto obbligo alle amministrazioni comunali e provinciali, ferme restando le disposizioni a tutela della privacy, di rendere noti, per estratto, nel rispettivo sito internet tutti gli atti deliberativi adottati dalla giunta e dal consiglio e le determinazioni sindacali e dirigenziali, ai fini di pubblicità notizia.
2.     E’ fatto obbligo alle aziende pubbliche (ex municipalizzate) di rendere noti nel rispettivo sito internet tutti gli atti adottati dal consiglio di amministrazione e le determinazioni presidenziali e dirigenziali.
L’inosservanza delle disposizioni di cui al comma 1 comporta la sospensione dei trasferimenti regionali a valere sul fondo delle autonomie locali, fino a quando il comune o la provincia inadempiente non abbia ottemperato.
2 ter Entro 60 giorni dalla pubblicazione della presente legge i legali rappresentanti degli enti di cui ai commi 1 e 2 trasmettono all’Assessorato regionale alla famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali una dichiarazione, apropria firma, attestante l’istituzione del servizio di cui al comma 1 e la nomina del responsabile del procedimento.
2 quater. L’aggiornamento del sito è effettuato entro il primo giorno di ogni mese, pena l’applicazione delle sanzioni di cui al comma 2 bis.
Ma chi controlla il controllore???

6 commenti

giuseppe vella

giuseppe vella20/11/2011 - 19:19
Laura, ti sei mai chiesta perché dopo 60 anni di democrazia stiamo ancora a parlare di trasparenza negli atti della pubblica amministrazione? Perché dopo gli anni in cui si è approvato lo "Statuto dei Lavoratori" è arrivato il dlgs 29/93, con la divisione dei contratti tra dirigenti e comparto? Perché i partiti che hanno ideato, chiesto ed approvato lo "Statuto dei Lavoratori" non hanno difeso i dipendenti pubblici facendo approvare il dlgs 29/93 che non era proprio la legge necessaria per migliorare l'efficienza nel pubblico impiego? Sono circa venti anni che nel pubblico si pagano premi incentivanti su specifici progetti, chi controlla la qualità, la necessità ed il raggiungimento dell'obiettivo del progetto? I dirigenti incassano, oltre ad uno stipendi che al lordo è tre volte quello di un dipendente, anche premi obiettivo di decine e decine di migliaia di euro. Chi controlla la loro efficienza se non c'è trasparenza sui loro atti? Dovremmo essere, stando agli obiettivi sempre raggiunti, la migliore pubblica amministrazione del mondo. Nessuno però ha libero accesso agli obiettivi dei dirigenti che spesso coincidono con quelli dei politici che gli danno l'incarico. Abbiamo creato una sottocasta nominata, incentivata e spesso ricattata dal politicante di turno. Tutto ciò serve a distruggere il pubblico per far posto al privato. La privatizzazione dei servizi, acqua compresa, serve ad una imprenditoria italiana che non riesce a reggere il passo con la concorrenza straniera. Non produciamo più nulla di concreto, le automobili FIAT sono le peggiori, i telefonini, i computer, i televisori o altri elettrodomestici vari vengono tutti dall'estero. Per mantenere alto il tenore di vita degli imprenditori italiani gli dobbiamo dare la gestione di quei servizi che fino a qualche tempo fa gestiva lo Stato e/o gli enti locali (le municipalizzate). La trasparenza farebbe male, scopriremmo facilmente le magagne gestionali. Il popolo è ingenuo: è più attento alla trasmissione "il grande fratello" che a difendersi dal "grande fratello". ciao giuseppe
Laura Strano

Laura Strano27/11/2011 - 11:54
Giuseppe per restare in tema.. a seguito delle numerose segnalazioni sulla mancata trasparenza di un'Aministrazione imperterrita e ostinata evasore della trasparenza segnalazioni inviate anche dalla sottoscritta a Corte dei Conti, Regione Sicilia e Ispettorato funzione pubblica del Ministero la Regione nomina un Ispettore il Ministero, nomina un ispettrice che interviene con una lettera vedremo gli esiti ......... ma chissà cosa hanno da nascondere :-) e perchè sono tanto ostinati ! e comunque Giuseppe anche se condivido pienamente le riflessioni sugli obiettivi della Dirigenza e sui lauti spesso immeritati compensi non bisogna mollare e la trasparenza del tanto criticato Ministro Brunetta anzi va difesa ad oltranza perchè è l'unica arma che abbiamo ed è uno dei modi per poter far comprendere anche a quella parte del popolo dormiente di cui parli che" il re è nudo"
giuseppe vella

giuseppe vella27/11/2011 - 19:40
Brunetta, nella sua fondamentale ingenuità, ha fatto il possibile nel verso della trasparenza. Ha però gettato discredito sui dipendenti pubblici: "fannulloni", "malaticci", "panzoni", ecc... Questo per far contenti gli imprenditori che vogliono privatizzare il pubblico. Non sanno più produrre nulla ma voglio comandare e vivere nel benessere. In Italia finché sei uno che lavora non vali niente e non meriti niente, non appena diventi imprenditore ed entri nel circolo degli imprenditori ottieni considerazioni e privilegi. Poi arrivano anche i Marchionne di turno e ...................
Giovanni Pizzocchia

Giovanni Pizzocchia21/11/2011 - 08:28
Giusta riflessione!
Laura Strano

Laura Strano20/11/2011 - 19:31
Io non so se mai stato fatto Giuseppe. A me personalmente non risulta. Sulla mancata pubblicazione di atti pubblici di qualche Amministrazione della città in cui abito ho inoltrato degli esposti , ma ancora gli atti non sono stati pubblicati. Siamo in attesa .... Da cittadina siciliana mi piacerebbe ad esempio vedere pubblicate informazioni elementari degli Assessori Regionali tra cui in primis l'Assessore Chinnici che è Assessore alla Trasparenza. Prima di parlare di trasparenza bisognerebbe praticarla. http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_GiuntaR... L'attenzione alla trasparenza degli atti in generale per tutte le PA è recente e ci sono molte resistenze. Controllare l'osservanza della normativa sulla trasparenza in generale significa - verificare in concreto se nei siti web ci sono tutti gli atti pubblicati in ordine rigorosamente cronologico perchè a volte ci sono dei salti di numeri in alcuni Enti de tutto ingiustificati...e allora sorge il dubbio legittimo, come mai dalla delibera 240 si passa alla 261? -verificare se sono pubblicati integralmente, e non come fanno alcune Amministrazioni (vedi sito web ASP di Messina e confronta con sito web ASP di Trapani). L'ASP di Messina pubblica solo il numero e l'oggetto delle delibere o determinazioni. Che me ne faccio della publicazione non integrale, se poi devo fare la richiesta e magari mi fanno aspettare 30 giorni per il rilascio di un atto? Dove sta la trasparenza se pubblicano: "rettifica della delibera n....." ??? Secondo me se non vengono fatte specifiche segnalazioni e reclami , ho dei dubbi che un Dirigente o funzionario competente concretamente vada a spulciare circa 400 siti per verificare chi ottempera o meno. E' un cambio di mentalità troppo forte e non piace a tutti, implica un nuovo modo di amministrare che non piace a tutti.
giuseppe vella

giuseppe vella20/11/2011 - 10:26
la Regione Sicilia ha mai controllato l'osservanza, da parte di Comuni e Provincie, della legge da lei stessa promulgata?