Innovazione e cambiamenti a costo zero
Ultimamente, sempre piu' spesso si sente dire che l'innovazione e il miglioramento della PA richiede dei costi, io pero' mi chiedo se questo sia sempre vero, anche se mi occupo di informatica e in genere di automazione non concordo con questa idea, credo infatti che la PA debba innanzitutto riorganizzare il modo di operare. Faccio un esempio: la validita' della carta di identita' e' stata portata a 10 anni, ottima scelta che fa dimezzare le rotture di scatole al cittadino, al tempo stesso dimezza il lavoro dei dipendenti comunali, nel caso del mio comune il tempo risparmiato e' stato utilizzato per migliorare il servizio, attivando una comunicazione al cittadino in prossimita' della scadenza della carta.
Questa considerazione pero' mi porta a riflettere sulla validita' della tessera sanitaria che invece vale 5 anni, io mi chiedo: che senso ha mandare a 60 milioni di cittadini una tessera con scadenza se contiene solo dati che non possono mai variare.
Vediamo il costo dell'operazione, ipotizziamo che una tessera costi 3 euro, per 60 milioni di cittadini sono 180.000.000 di euro buttati ogni 5 anni. Forse io non sono riuscito a capire il motivo per cui la tessera ha una validita' limitata, o forse nella PA c'e' qualcuno che "pensa" di fare innovazione mandando un rettangolino di plastica a 60 milioni di persone (al costo 180 milioni di euro).
Morale della favola, forse innovare non sempre costa.
Mi chiedo quante altre cavolte da 180 milioni di euro ci sono in giro.
- Blog di Pietro Bin
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Non e' una cosa fatta in fretta
Cavolate milionarie
Ma come "briciole"