l'Assessore all'Innovazione

letto 4307 voltepubblicato il 01/03/2011 - 10:13 nel blog di Pietro Bin

Ho visto il post di Gianluigi Cogo su Udine Open Data, e mi sono chiesto:

Ma quanti sono i comuni o gli enti pubblici che hanno un assessore all'innovazione?  

Sarebbe interessante avere un feedback dai frequentatori di InnovatoriPA, sia sulla presenza di questo tipo di amministratori (in quali comuni sono stati istituiti) e sopratuttosulle attivita' che sono state messe in cantiere.

11 commenti

Attilio A. Romita

Attilio A. Romita12/08/2011 - 00:09
Io condivido i 3 punti descritti da Pietro Brin, ma varierei leggermente l'ordine: 1) migliorare (questa terza fase e' fondamentale), questo deve essere lo scopo di tutti gli amministratori e quindi 2) proporre deve essere una attività da tutti a 360° 3) analizzare la fattibilità delle proposte, anche in termini economici ed aggiungerei 4) Gestire il progetto di cambiamento affidandola allo specialista di Change Management e Project Management Chi è immerso in una attività ne conosce pregi, difetti, bachi e problematiche e quindi, se è un vero Manager, deve essere in grado di proporre i cambiamenti giusti. Il reale problema è: quanti sono i veri manager e qanti i buurosauri reges?
Pietro Bin

Pietro Bin11/08/2011 - 10:45
Serve uno che fondamentalmente abbia voglia di: 1) analizzare 2) proporre 3) migliorare (qesta terza fase e' fondamentale) Ovviamente il terzo punto deve essere valutato in modo tangibile, non solo chiacchere, e sopratutto, l'innovazione va vista a 360 gradi
Alessandro Gilibini

Alessandro Gilibini10/08/2011 - 21:36
Può essere. In alcune regioni d'Italia, leggi quelle autonome, l'innovazione c'è e si vede. In altre no, o molto meno. E per innovazione intendo proposte e progetti concreti (non necessariamente tecnologici) per migliorare la qualità del rapporto tra cittadino e cosa pubblica. Che queste proposte e progetti debbano essere forma mentis naturale di ogni amministratore pubblico, sono d'accordo con te. In teoria, però. La realtà, almeno quella locale che conosco meglio, mi rimanda un feedback diverso.
Attilio A. Romita

Attilio A. Romita10/08/2011 - 19:59
Tanti anni fà andava di moda il motto "Chi si ferma è perduto!". Oggi si potrebbe dire: "Chi non innova...perde!" In un altro commento dicevo: "Innovare per competere, competere per vincere". Ora mi domando: "Ma serve uno specialista in Innovazione, un assessore all'innovazione" "L'iinnovazione, il trovare nuove soluzioni valide, lo sperimentare nuove strade sensate dovrebbero essere la camicia o meglio la pelle di chiunque abbia responsabilità di decidere e di chiunque voglia partecipare attivamente. Ma non sarà che avere lo specialista è solo un alibi per far finta di essere al passo con la moda del momento." Voi che ne pensate?
Alessandro Gilibini

Alessandro Gilibini10/08/2011 - 19:00
Al comune di Bergamo esiste l'Assessorato al Personale, Servizi anagrafici e cimiteriali, Innovazione tecnologica. Un calderone con tante cose dentro e molto diverse tra loro. Bah... Per quanto riguarda l'aspetto innovazione, la giunta attuale ha messo in cantiere l'ampliamento della rete wi-fi pubblica ad alcune zone centrali della città (finora solo alcune biblioteche ne sono provviste). A due anni dall'inizio del mandato, però, ancora nulla di fatto.
Giuseppe Bottasini

Giuseppe Bottasini10/08/2011 - 23:29
A parte i servizi cimiteriali, quel calderone è praticamente uguale a quello affidatomi dal mio sindaco. Possono essere cose molto diverse tra loro, oppure no: dipende da come si "vivono". Ad esempio, nel mio caso, l'innovazione è la leva con sto cercando di migliorare l'organizzazione interna della macchina comunale e i servizi (civici) rivolti al cittadino, quindi le tre deleghe innovazione - organizzazione - servizi civici "si tengono" una con l'altra. Un esempio: l'emissione on line dei certificati.
Attilio A. Romita

Attilio A. Romita14/03/2011 - 19:30
Nell'industria privata se non si rispetta questa regola, si fallisce. Nel'industria pubblica......tiriamo a campare, tanto pantalone paga.
Pietro Bin

Pietro Bin14/03/2011 - 18:34
A dieci giorni dall'inserzione del post ..... NULLA il NULLA PIU NULLA, ma se quasi tutte le aziende che si rispettano hanno un settore di ricerca e sviluppo, tutti stanno sul mercato perche' riescono a proporre e/o a fare qualche cosa di nuovo, possibile che nella PA la cosa non venga sentita? In alcune conferenze mi e' capitato di parlare di Kaizen.... quasi come un modo ovvio di fare innovazione, ma vorse io vivo in un altro mondo e aspetto e spero, che qualcuno mi dica se ci sono enti che hanno un settore, un assesorato o qualche cosa che sia orietato all'innovazione.
Giuseppe Bottasini

Giuseppe Bottasini26/07/2011 - 10:55
Ciao a tutti ho scoperto ieri questo sito, mi sono iscritto e Pietro Bin mi ha "intercettato" subito, portandomi in questa discussione. In effetti un assessore all'innovazione c'è, a Pioltello (città di 35.000 abitanti in provincia di Milano) e ... sono io. In seguito alle elezioni di giugno 2011, sono stato nominato assessore, ricevendo le deleghe per l'innovazione, l'organizzazione, i servizi civici e l'attuazione del programma. Mi sono chiesto cosa volesse dire essere assessore all'innovazione in un Comune di medie dimensioni, non particolarmente ricco (siamo il Comune della provincia di Milano con l'IRPEF medio più basso) ed in un contesto di risorse economiche dell'Ente tendenti a zero, grazie a finanziarie e patti di stabilità interni. Vi racconto in estrema sintesi cosa mi sono risposto, attraverso i progetti che in questi due mesi scarsi ho avviato e che non esauriscono certamente il lavoro da fare: niente di sconvolgente, per carità, ma mi sembra importante condividere l'esperienza e spero di ricevere da voi idee e stimoli ulteriori: a) Innovazione per la trasparenza: pubblicazione sul portale comunale di tutti gli atti (delibere e determine) dell'Ente; creazione di un portale dedicato al Consiglio Comunale per la condivisione e discussione on line dei documenti preparatori e degli atti del consiglio e delle commissioni, comprese mozioni, interpellanze ecc. b) Innovazione per la partecipazione: trasformazione del sito comunale da portale istituzionale a portale di comunità, aperto alle associazioni ed agli altri enti pubblici agenti sul territorio; creazione dell'agenda cittadina (calendario coordinato degli eventi); portale per la segnalazione dei guasti da parte dei cittadini e portale dei cantieri; diffusione delle notizie e degli eventi attraverso tecnologie di digital signage, per coinvolgere i cittadini non dotati di connessione internet. c) innovazione per l'efficienza: dispenser internet di certificati anagrafici e dello stato civile, con firma e timbro digitale; centralizzazione degli account dei cittadini e degli operatori economici ("single sign on"); sistema informativo territoriale aperto in sola lettura a tutti gli operatori comunali, per l'incrocio di tutti i dati posseduti dal Comune sui cittadini; tracciamento centralizzato di tutti i contatti tra cittadino ed Ente, con riorganizzazione della reception e dello sportello unico del cittadino e integrazione dei diversi sistemi informativi comunali.
Attilio A. Romita

Attilio A. Romita13/03/2011 - 20:45
Una delle parole più inflazionate in questi ultimi anni è il sostantivo INNOVAZIONE. Scarpe risuolate, vestiti rivoltati, stracotti di idee riscaldati ....tutto si prova a venderlo come Innovazione. Il concetto di Innovazione non si compra un tanto al chilo al mercato delle pulci. Una volta trovai una definizione di Innovazione, o forse l'ho inventata io,: "Innovazione è anche risolvere i problemi di ieri, con gli strumenti di oggi, in modo che la soluzione valga anche domani". L'innovazione non può essere istituzionalizzata perchè significherebbe: "risolvere un problema di ieri con gli strumenti di ieri per dare una soluzione che non funzionava neanche ieri". Innovazione è un treno in corsa da prendere al volo senza pensare al rischio di cadere! Innovazione è come una lingua straniera, non basta dire di conoscerla perchè si è studiata a scuola 30 anni prima! Non basta che l'Assessore all'innovazione dichiari cosa ha messo in cantiere, occorre capire quali risultati ha raggiunto esattamente .....potrebbe anche essere una best practice da imitare!
Gianluigi Cogo

Gianluigi Cogo01/03/2011 - 14:14
Grande e bel tema. Concordo. Dunque, Regione Veneto, Provincia di Venezia e Comune di Venezia non ce l'ha, e così ti ho detto del mio luogo :-(