Dedicato a chi sta per mollare: vietato cedere, obbligo di RESISTERE!
postata da un'amica del gruppo facebook "mobbing: contiamoci per contare" creato da Caterina Ferraro Pelle autrice del libro autobiografico "Mobbing" storia di una donna che non si arrende
la condivido per dedicarla a chi, dopo aver lottato ogni giorno contro ignoranza, illegalità, vessazioni , ipocrisia, soprusi, pensa di mollare.
vietato cedere, obbligo di RESISTERE!
#1 Lettera ad un amico. Una vittima di mobbing.
caro X,
ho saputo, qualche giorno fa, che sei ammalato e ne avrai per un po'!
Subito, non ho commentato l'informazione, non mi interessa l'ipotesi neppure quando essa appare fin troppo vicina ad una scontata verità. Conoscendoti da molti anni, però, non mi è sembrata plausibile una ricaduta influenzale!
Ripercorrevo, giusto ieri, l'intero ultimo rapporto di lavoro e, con amara e sorprendente obiettività, non ho potuto evitare di classificarlo il peggiore tra tutti per le esperienze relazionali e l'amalgama di labili intelligenze.
La consapevolezza della nostra esistenza, ritenuta giusta a prescindere, a volte ci rende scientemente ciechi. Una sorta di oscurata visione, come le interruzioni per le prove tecniche, che proroga l'ansia della ripresa fino a generare surrogati d'aspettative in una verità già volutamente mimetizzata!
Da qualche tempo mi interesso al mobbing. Un termine che non vuole proprio trovare attenzione in questo paese. Un fenomeno così diffuso e così ben radicato nelle aziende pubbliche e private che è divenuto stile comportamentale e devianza deontologica.
Sono inserita in un gruppo di Persone che si prefiggono, inconsapevoli, di sostenere le vittime prima che il rapporto d lavoro si concluda. Una sinergia di esperienze e documentazione che intimidisce molti ruspanti professionisti.
Ho pensato di non telefonarti, la lettura di un pensiero lascia molto più spazio alla riflessione. Così ti ho scritto, per come nell'animo ho sentito di fare e per l'affetto sincero che mi lega a te.
Per questo aggiungo, senza esitazioni: non oscurarti, non assecondare il malessere devastante, non compiacere il ricatto, non lenire la pena ed il disagio con la presunzione di riscatto. La dignità non può essere confiscata dai miserabili, non si può abdicare ai valori nei quali fortemente si è creduto neppure quando sul palcoscenico della nostra esistenza la scena sembra non avere altra storia!
Non si può soccombere, non ci si può rassegnare, non si può rinunciare!
"Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare". (Albert Einstein)
Un abbraccio fraterno
Tina
- Blog di Laura Strano
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3 commenti
mobbing o che altro?
No Mobbing
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