Etica e trasparenza: i materiali del convegno di Bari
Dopo Catanzaro e Napoli anche a Bari una interessata e numerosa platea di oltre 140 funzionari pubblici ha partecipato il 12 e 13 aprile scorsi alle due giornate di confronto sui temi della trasparenza e dell'innovazione nella P.A organizzate da Formez PA e dal Dipartimento per la digitalizzazione della p.a. e l’innovazione tecnologica, nell’ambito del PON Governance e assistenza tecnica. In particolare la giornata del 12 aprile, organizzata da Formez PA in collaborazione con la Regione Puglia nell’ambito del progetto Etica pubblica nel Sud e dedicata ad Etica e trasparenza, dopo il saluto e l’intervento dell’Assessore Maria Campese, ha visto confrontarsi sul tema Leonello Tronti (Ministero per la P.A. e l’Innovazione - Ufficio per la formazione del personale delle pubbliche amministrazioni) e Giampiero Marchesi (Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica), che hanno sottolineato da una parte il valore del progetto ETICA, nato con l’idea forte di mettere a disposizione l’organizzazione e la tecnologia per sostenere un’etica pubblica che apra l’amministrazione al controllo da parte dei cittadini contribuenti e utenti dei servizi pubblici, dall’altra l’essere lo stesso progetto stato pensato dentro una strategia di politica regionale, finanziato con risorse aggiuntive della politica regionale con precisi obiettivi di cui è necessario rendere conto ai cittadini delle regioni dell’obiettivo Convergenza.
Carlo Mochi Sismondi (Forum PA) ha cercato di ricostruire il senso del discutere oggi di etica e trasparenza. Perché la PA dovrebbe essere trasparente? Perché è un bene comune, che per non essere depauperato deve essere regolato come tutti i beni comuni. Le regole devono essere però condivise e non può esistere asimmetria informativa: cittadini e imprese devono poter sapere per governare al meglio. Importante la sottolineatura del duplice profilo del concetto di trasparenza: un profilo “statico”, consistente essenzialmente nella pubblicità di dati attinenti alle pubbliche amministrazioni per finalità di controllo sociale ed un profilo “dinamico” direttamente correlato alla performance. Se la Pa è trasparente i cittadini hanno più “libertà responsabile”. Si realizza quello che Mochi Sismondi ha definito l’empowerment del cittadino che scardina dalle fondamenta una vecchia concezione della PA e ne propone un’altra, definibile come “conviviale” (Ivan Illich) ed “abilitante”: un’amministrazione che si pone non solo come strumento democratico e partecipativo che i cittadini singoli o associati possono controllare e usare, con fiducia, per realizzare i propri fini, ma anche un’amministrazione capace di creare libertà attraverso le sue attività di inclusione, le sue azioni positive verso le fasce deboli, il suo compito alto di garantire diritti e regole nella società democratica.
- Blog di Irene Torrente
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