Mondo del lavoro: un semestre d’incertezze
Con l’entrata in vigore del collegato lavoro lo scorso novembre (L. 4/11/010 n.183) il legislatore auspicava tra l’altro, di avere fatto chiarezza su alcuni argomenti; purtroppo l’intento sembra ben lontano dall’essere stato realizzato. Citiamo rapidamente solo alcune delle novità introdotte dalla Legge del 2010; non obbligatorietà del tentativo preventivo di conciliazione della lite tra lavoratore e datore, introduzione della clausola arbitrale nel contratto di lavoro, riduzione dei termini per impugnare il licenziamento (60 giorni per l’impugnazione stragiudiziale e 270 per il ricorso al giudice a pena di decadenza), determinazione dell’importo risarcitorio massimo dovuto al lavoratore nel caso di trasformazione giudiziale del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato.
Alcune di queste novità in effetti sono state accolte con una certa indifferenza; soprattutto il passaggio dall’obbligatorietà alla facoltatività della conciliazione non sembra aver suscitato particolari attenzioni, segno forse dello scarso appeal che l’istituto della conciliazione esercita sulle parti.
- Blog di pierpaolo bagnasco
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