Un Data center per il Mezzogiorno
Un accordo tra Governo, Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), più Sardegna e Basilicata e - per i soli interventi sull'occupazione - Abruzzo e Molise. E' il Piano d'azione coesione, un impegno a "rilanciare i programmi (operativi) in grave ritardo, garantendo una forte concentrazione delle risorse su quattro priorità": istruzione, agenda digitale, occupazione e ferrovie.
Quattro i principi alla base del Piano:
- la concentrazione su tematiche di interesse strategico nazionale, declinate regione per regione secondo le esigenze dei diversi contesti, attraverso un confronto tecnico fra Governo e Regioni;
- la fissazione di risultati obiettivo in termini di miglioramento della qualità di vita dei cittadini;
- la “cooperazione rafforzata” con la Commissione europea;
- azioni di supporto e affiancamento da parte di centri di competenza nazionale.
Circa 423 mln di euro saranno diretti alla c.d. Agenda digitale per consentire a cittadini, imprese e pubblica amministrazione di "trarre i massimi vantaggi dall’utilizzo delle nuove tecnologie, contribuendo all’azzeramento del digital divide e all’aumento delle opportunità connesse all’accesso ad internet mediante reti di accesso di nuova generazione".
Tre i progetti infrastrutturali per l’attuazione dell’Agenda digitale da realizzare nelle Regioni del Mezzogiorno, il Piano Nazionale Banda Larga (internet ad almeno 2 mpbs per tutti entro il 2013), un Progetto Strategico Banda Ultralarga (internet oltre i 100 mbps per il 50 per cento degli italiani) e il Progetto Data Center (realizzazione di data center per accelerare il processo di completa dematerializzazione della PA e la conseguente digitalizzazione dei processi).
Il Progetto Data center per il Mezzogiorno prevede la "realizzazione di data center ad elevata affidabilità, al fine di creare le condizioni adeguate affinché cittadini e imprese possano cogliere appieno i vantaggi della diffusione delle tecnologie di comunicazione e dalla banda larga e ultralarga. I data center permetteranno la definitiva digitalizzazione della Pubblica amministrazione e la fruizione on line di tutti i suoi servizi, lo sviluppo del cloud computing per la PA e le imprese, e l’attrazione di investimenti dell’industria Ict nel sud del Paese".
Per l’attuazione di Data Center ci si avvarrà del Partnerariato pubblico Privato: uno o più soggetti privati saranno selezionati mediante gara pubblica.
Si parla di sinergie infrastrutturali, dunque, ma anche di un rinnovato impulso "centralizzato" verso la dematerializzazione e del ricorso al cloud computing nella PA. Stiamo a vedere.
- Blog di Giuliana Ruiu
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