Coinvolgere il partenariato locale: nuove linee guida

letto 3712 voltepubblicato il 23/06/2013 - 23:49 nel blog di Claudio Pisu, in Competenze In Rete per Capacity SUD

COME  MIGLIORARE L'IMPATTO DEI FONDI STRUTTURALI IN AMBITO LOCALE? 

La proposta relativa alle disposizioni comuni dei fondi QSC, ha una risposta netta – agli artt. 28 – 31 - a questa domanda: è necessario estendere lo sviluppo locale di tipo partecipativo (in inglese CLLD – Community-led Local Development) a tutti i fondi rientranti nel quadro strategico comune (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca).

La Commissione si attende che lo sviluppo locale di tipo partecipativo faciliti il raggiungimento a livello locale degli 11 obiettivi tematici ed incoraggia l'utilizzo di tale approccio come strumento per favorire l'appropriazione da parte delle comunità locali degli obiettivi della strategia Europa 2020.

 

SEMPLIFICARE L’IMPLEMENTAZIONE DELLO SVILUPPO LOCALE DI TIPO PARTECIPATIVO.

Per dare concretezza a tali aspettative diverse disposizioni comuni per i fondi  QSC hanno lo scopo di semplificare l’implementazione dello sviluppo locale di tipo partecipativo. La Commissione sintetizza alcuni punti essenziali:

1 Una singola metodologia per lo sviluppo locale di tipo partecipativo sarà applicabile per tutti i Fondi e le regioni -consentendo a tutti i territori di usufruire del sostegno dell’Unione europea per il potenziamento delle capacità - i partenariati pubblico privato locali e le relative strategie.

2 Il supporto dei Fondi QSC sarà coerente e coordinato. Ciò semplificherà la definizione da parte dei beneficiari di strategie plurifondo più adatte alle proprie esigenze e aree, ad  esempio in un’area con aspetti sia rurali che urbani. Il conseguimento di questo obiettivo sarà garantito da un’azione coordinata di potenziamento delle capacità, selezione, approvazione e finanziamento di strategie di sviluppo locale e gruppi di azione locale.

3 Fondo Capofila: nel caso delle strategie plurifondo, sarà possibile finanziare i costi di esercizio e l’organizzazione della strategia di sviluppo locale tramite un unico fondo (il fondo Capofila). 

4 Incentivi: In termini di politica di coesione, per i programmi operativi dove un intero asse prioritario viene attuato tramite lo sviluppo locale di tipo partecipativo, il tasso massimo di cofinanziamento del FESR e/o del FSE a livello di ciascun asse prioritario sarà aumentato di 10 punti percentuali. 

 

LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO LOCALE DI TIPO PARTECIPATIVO.

Recentemente (l'ultima versione è del 19 aprile), sono state definite delle linee guida comuni  alle quattro Direzioni Generali CE referenti dei fondi del QSC (AGRI, MARE, REGIO e EMPL)  con lo scopo di aiutare le autorità degli Stati Membri a impostare le strategie di sviluppo locale partecipativo negli Accordi di Partenariato e ad implementarlo nei rispettivi programmi di sviluppo. 

In particolare gli Accordi di Partenariato dovranno rispondere ad alcune domande fondamentali:  

1. COSA? Quali sono le sfide che si intende affrontare con l'aiuto di questo approccio?

2. PERCHE'? I principali obiettivi e le priorità per lo sviluppo locale di tipo partecipativo.

3. DOVE? Il tipo di territori (non una lista!) coinvolti.

4. COME LAVORARE ASSIEME? Gli aspetti organizzativi, amministrativi e legati alla capacity-building.

 

1 commento

Emilia Reda

Emilia Reda24/06/2013 - 14:22
A questo link http://www.ldnet.eu/Comments%20on%20CLLD%20guidance è possibile trovare un commento in cui sono illustrati i principali punti di forza e di debolezza delle Linee Guida elaborate dalla Commissione europea per il CLLD. In particolare, le debolezze del documento si individuano nel capitolo 5 e 6 dove vengono affrontate le opzioni per l'attuazione (monofondo o plurifondo) e il disegno dei meccanismi di coordinamento. Il commento è di Robert Lukesch nato nel 1955 a Vienna, vive in una piccola fattoria biologica nella Stiria orientale. Lavora dal 1984 nell'ambito dello sviluppo locale e regionale, nella cooperazione allo sviluppo e nello sviluppo organizzativo. Ha condotto numerose valutazioni nell'ambito dello sviluppo rurale e, in particolare, di LEADER. Esistono, secondo Lukesch, posizioni favorevoli all'utilizzo del CLLD e posizioni scettiche. Le Linee Guida probabilmente non convinceranno gli scettici; saranno però importanti per coloro che hanno già sperimentato approcci di integrazione tra fondi. Lukesch si augura un lento assorbimento dell'approccio CLLD. Chi lo adotterà dovrà prevedere adeguati investimenti in termini di mobilitazione delle capacità umane e amministrative. Il lavoro pionieristico dei Paesi che lo adotteranno, infine, contribuirà all'affermazione progressiva del metodo.