I Centri per l’Impiego

letto 2015 voltepubblicato il 16/01/2014 - 09:42 nel blog di Cosimo Martella, in Servizi innovativi per il lavoro, Servizi per l'Impiego

Non c’è giorno che, nelle trasmissioni televisive, non si parli dei Centri per l’Impiego e, purtroppo, quasi sempre in senso non certamente positivo.

E’ notorio che la crisi abbia creato diffidenza avverso le Istituzioni in generale e verso tutto quanto da Esse rappresentate.

I Centri per l’Impiego sono criticati perché non riescono ad offrire opportunità occupazionali.

Come già riportato in precedenti articoli è colpa dei CPI che  non riescono a creare opportunità occupazionali, o ci sono altri fattori che impediscono che ciò avvenga.

Si segnala la lettera scritta da Christian Biagini ( della quale si riporta un estratto), un precario dei Centri per l'Impiego della Provincia di Perugia in risposta alla trasmissione di  Ballarò, puntata del 07/01/2014, nella quale si è discusso anche dei centri per l’Impiego.

 

“………Oggi c’è meno lavoro a causa della crisi, ma normalmente ci sarebbe una cultura tutta italiana che porta all’80% di assunzioni dirette che spesso si riassume nel “ti assumo se ti conosco o se sei amico dei miei amici, meglio se sei un giovane apprendista ma con esperienza, meglio se non sei donna e non vuoi fare figli, meglio se sei italiano ma meglio ancora se sei della mia città e parli con il mio accento, meglio se non sei disabile, meglio se ti pago poco e meglio ancora se ti assumo con una qualifica generica e poi ti faccio svolgere mansioni superiori, meglio se una parte ti pago in nero....ecc.. ecc...” e magari anche quella andrebbe cambiata, perché è questa mentalità che rende il mercato poco trasparente e rende preferibile il ricorso al contatto diretto anziché ai servizi………..”
 

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