La prima Whistleblowing Policy italiana è della ASL Cuneo 1

letto 9069 voltepubblicato il 29/01/2014 - 16:34 nel blog di Massimo Di Rienzo, in Comunicazione Pubblica, ETICA, Integrità, Open Government

Con Deliberazione del Direttore Generale n. 20 del 23/01/2014 la  ha  approvato la prima Whistleblowing Policy italiana.

Il lavoro, svolto dall'avvocato Maura Acchiardi e dal suo team (Integrity Bureau), è stato realizzato in vista della imminente pubblicazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.

Una Whistleblowing Policy è un set di procedure e strumenti, codificati in un unico documento, che mettono il potenziale whistleblower nelle condizioni più idonee per segnalare e che garantisce una tutela effettiva contro eventuali ritorsioni.

L'esigenza di adottare una Policy nasce, quindi, dal fatto che le pubbliche amministrazioni sono tenute a mettere in campo i necessari accorgimenti tecnici affinchè trovi effettiva attuazione la tutela del dipendente che effettua segnalazioni di cui all'art. 54 bis del D.Lgs n. 165/2001 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, prevedendo – al proprio interno – canali differenziati e riservati per ricevere le segnalazioni, la cui gestione deve essere affidata ad un ristrettissimo nucleo di persone.

Ed infatti, si legge nella policy che "Scopo del presente documento è quello di rimuovere i fattori che possono ostacolare o disincentivare il ricorso all’istituto, quali i dubbi e le incertezze circa la procedura da seguire e i timori di ritorsioni o discriminazioni. In tale prospettiva, l’obiettivo perseguito dalla presente procedura è quello di fornire al whistleblower chiare indicazioni operative circa oggetto, contenuti, destinatari e modalità di trasmissione delle segnalazioni, nonché circa le forme di tutela che gli vengono offerte nel nostro ordinamento".

La Policy della ASL di Cuneo 1 non è di grande interesse solo per la tempestività con cui è stata adottata (la prima Policy italiana almeno a quanto ne sa l'autore che, peraltro, sarebbe felice di ricevere informazioni su altre Policy), ma anche perchè, ispirandosi ad alcune esperienze inglesi che presentammo al Corso per Responsabili della Prevenzione della Corruzione realizzato dal Formez, definisce in maniera esaustiva le modalità (oggetto, contenuti, destinatari e modalità di trasmissione) di segnalazione, non solo le forme di tutela che la legge 190 aveva formulato.

Primo elemento di interesse, perchè innovativo rispetto all’art. 1, comma 51, della legge 190/2012, è l'elenco dei fatti (rischi, reati o irregolarità) consumati o tentati, a danno dell’interesse pubblico.

"In particolare la segnalazione può riguardare azioni od omissioni, commesse o tentate:

  • penalmente rilevanti;
  • poste in essere in violazione dei Codici di comportamento o di altre disposizioni
  • aziendali sanzionabili in via disciplinare;
  • suscettibili di arrecare un pregiudizio patrimoniale all’amministrazione di appartenenza o ad altro ente pubblico;
  • suscettibili di arrecare un pregiudizio all’immagine dell’ASL;
  • suscettibili di arrecare un danno alla salute o sicurezza dei dipendenti, utenti e cittadini o di arrecare un danno all’ambiente;
  • pregiudizio agli utenti o ai dipendenti o ad altri soggetti che svolgono la loro attività presso l’azienda".

Chi ha presente il comma 51 della 190 noterà subito come ci sia una forte estensione dell'elencazione. La legge 190, infatti, si limita a considerare solo gli atti illeciti commessi da dipendenti pubblici ("...il  pubblico  dipendente  che denuncia all'autorità giudiziaria o alla  Corte  dei  conti,  ovvero riferisce al proprio superiore gerarchico condotte  illecite  di  cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro..."). In un  avevamo già segnalato l'incoerenza di non avere esteso la possibilità di segnalare anche ai comportamenti pericolosi per la comunità (non solo condotte illecite quindi).

La Policy è anche un set di strumenti. In particolare, è di fondamentale importanza per promuovere le segnalazioni, che vi sia una modulistica chiara, semplice e onnicomprensiva, che metta, cioè, il whistleblower nella condizione di esaurire la propria capacità informativa in un'unica interlocuzione, al fine di tutelarlo nei confronti del segnalato che nutrirebbe maggiori sospetti se il whistleblower stesso fosse costretto a specificare con numerose interlocuzioni la sua accusa.

"A tal fine, la segnalazione deve preferibilmente contenere i seguenti elementi:

  • generalità del soggetto che effettua la segnalazione, con indicazione della posizione o funzione svolta nell’ambito dell’azienda;
  • una chiara e completa descrizione dei fatti oggetto di segnalazione;
  • se conosciute, le circostanze di tempo e di luogo in cui sono stati commessi;
  • se conosciute, le generalità o altri elementi (come la qualifica e il servizio in cui svolge l’attività) che consentano di identificare il soggetto/i che ha/hanno posto/i in essere i fatti segnalati;
  • l’indicazione di eventuali altri soggetti che possono riferire sui fatti oggetto di segnalazione;
  • l’indicazione di eventuali documenti che possono confermare la fondatezza di tali fatti;
  • ogni altra informazione che possa fornire un utile riscontro circa la sussistenza dei fatti segnalati".

La Policy della ASL di Cuneo non ammette segnalazioni anonime.

"Le segnalazioni anonime, vale a dire prive di elementi che consentano di identificare il loro autore, anche se recapitate tramite le modalità previste dal presente documento, non verranno prese in considerazione nell’ambito delle procedure volte a tutelare il dipendente pubblico che segnala illeciti, ma verranno trattate alla stregua delle altre segnalazioni anonime e prese in considerazione per ulteriori verifiche solo se relative a fatti di particolare gravità e con un contenuto che risulti adeguatamente dettagliato e circostanziato".

A seguire, la Whistleblowing Policy individua le forme di tutela così come declinate dalla normativa nazionale, con particolare riferimento al divieto di discriminazione del whistleblower, nonché le tutele in caso di segnalazione fatta a scopo diffamatorio.

"La presente procedura lascia impregiudicata la responsabilità penale e disciplinare del whistleblower nell’ipotesi di segnalazione calunniosa o diffamatoria ai sensi del codice penale e dell’art. 2043 del codice civile".

L'adozione della Policy è stata seguita da una iniziativa di informazione/sensibilizzazione che ha coinvolto circa 200 (dei 4.000) dipendenti della ASL, soprattutto posizioni dirigenziali. Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione ha ritenuto indispensabile condividere con il personale un percorso di conoscenza dello strumento, del contesto giuridico di riferimento e, soprattutto, dello spirito (tutela dell'interesse pubblico e della reputazione dell'amministrazione) con cui è stato adottato.

La Policy è uno strumento che i dipendenti della ASL Cuneo 1 possono già utilizzare. A seguito della Deliberazione di cui sopra (adozione formale) la Policy è stata pubblicata nella intranet aziendale ("L'Azienda delibera di dichiarare il presente provvedimento immediatamente esecutivo in considerazione dell’urgenza di adottare la procedura in argomento"). Appena saremo in grado di linkare ad un indirizzo pubblico lo faremo, per qualsiasi altra informazione si può fare riferimento al Responsabile della Prevenzione della Corruzione della ASL Cuneo 1, avvocato Maura Acchiardi, i cui riferimenti possono essere trovati sul sito della ASL.

4 commenti

Massimo Di Rienzo

Massimo Di Rienzo13/02/2014 - 09:38

Con particolare soddisfazione segnalo la Policy di Whistleblowing della ASL Roma B (che è la mia ASL).

La trovate a questo indirizzo, dove trovate anche la legislazione aziendale in materia di anticorruzione.

Agnese Morelli

Agnese Morelli07/02/2014 - 09:07

L'Azienda provinciale per i Servizi sanitari della Prov. Autonoma di Trento aveva già predisposto la Policy per la tutela del whistleblowing ma arriva seconda perchè adottata con la stessa deliberazione del DG di adozione del Piano anticorruzione.  Estendendo la tutela anche ai soggetti esterni

Buona giornata

 

Massimo Di Rienzo

Massimo Di Rienzo31/01/2014 - 10:57

aggiorno il post con li link alla sezione Anticorruzione del sito della ASL Cuneo 1 da cui si può scaricare la Whistleblowing Policy