Le cinque App che non possono mancare ai partenariati
Non è certo una novità. Il Partenariato è un principio consolidato nella politica europea di coesione economica e sociale. Un principio trasversale, al quale si affida il raggiungimento di obiettivi fondamentali quali la creazione di beni pubblici in situazioni in cui né il mercato né lo stato riescono a dare risposte. Ma anche il partenariato può avere le sue situazioni patologiche: ritualismi, regulatory capture, meccanismi collusivi sono tre esempi di potenziali fallimenti anche di questa tipologia di regolazione.
Per questo, tra l'elaborazione teorica e quello che è emerso nella pratica, nel corso degli anni e con il succedersi dei cicli di programmazione si è tentato di individuare i meccanismi che riescono a far funzionare bene i partenariati.
Il libro bianco sulla Governance, del 2001 individuava cinque principi che possono essere considerati dei veri e propri applicativi, delle App, di cui ogni partenariato dovrebbe dotarsi:
apertura;
partecipazione;
responsabilità;
efficacia;
coerenza.
Per completare la metafora, ecco una recensione di queste cinque App dopo l’ultimo upgrade effettuato con l’avvio del nuovo ciclo di programmazione ed in particolare col codice di condotta sul partenariato.
1. APERTURA Openness
In questo momento è tra le App più scaricate, soprattutto nella versione Trasparenza e OpenData, sebbene anche in questo caso, il rischio di un utilizzo autoreferenziale e ritualistico sia piuttosto alto. Per questo motivo il nuovo aggiornamento prevede una vera e propria valutazione pubblica aperta sia nella fase discendente della programmazione, in primo luogo nel disegno dei bandi, sia coinvolgendo, oltre alle parti economiche e sociali, tutti i soggetti che dalle azioni sono potenzialmente influenzati o che alle azioni possano dare un contributo di conoscenza.
Un’opzione da attivare assolutamente se volete usare bene questa App è quella denominata “consultazione dei partner interessati”, che prevede che gli Stati membri tengano conto della necessità di:
(a) comunicare tempestivamente le informazioni pertinenti e renderle facilmente accessibili;
(b) dare ai partner tempo sufficiente per analizzare e commentare i principali documenti preparatori;
(c) mettere a disposizione canali attraverso i quali i partner possono porre domande, fornire contributi ed essere informati del modo in cui le loro proposte sono state prese in considerazione:
(d) divulgare i risultati delle consultazioni.
2. PARTECIPAZIONE
Una delle App di più difficile installazione. È opportuno che i partner selezionati siano il più possibile rappresentativi delle parti interessate. Occorre che le procedure di selezione siano trasparenti e tengano conto dei diversi contesti istituzionali e giuridici degli Stati membri e delle loro competenze nazionali e regionali. I partner dovrebbero includere autorità pubbliche, parti economiche e sociali e organismi che rappresentano la società civile, compresi i partner ambientali e le organizzazioni locali e di volontariato, che possono influenzare significativamente l'attuazione dell'accordo di partenariato e dei programmi o risentire dei loro effetti. È opportuno prestare una particolare attenzione all'inclusione dei gruppi che possono risentire degli effetti dei programmi ma che incontrano difficoltà a influenzarli, in particolare delle comunità più vulnerabili ed emarginate, a più alto rischio di esclusione.
3. RESPONSABILITA'
Un bug rilevato nelle precedenti versioni di questa applicazione provocava una fastidiosa disinstallazione automatica. Per evitare questo inconveniente, gli interventi, le azioni e i programmi da realizzare nell’ambito della politica di coesione devono essere inquadrati in un contesto in cui strategia, governance, livelli di responsabilità e capacità nell’attuazione siano ben definiti ed eventualmente prevedano il ricorso a meccanismi di sussidiarietà, nonché rafforzino l’obbligo di rendere fruibili online i dati su interventi e applicazioni finanziati
Le autorità di gestione prendono i provvedimenti necessari per evitare potenziali conflitti di interesse quando coinvolgono i partner nella preparazione di inviti a presentare proposte o nella loro valutazione.
4. EFFICACIA "Empowerment"
Questa App è indicata in particolare per alcuni partner, interessate a partecipare, ma che hanno difficoltà a lavorare in partenariato perché non hanno le conoscenze o le risorse per impegnarsi attivamente. Questo vale soprattutto per i soggetti più piccoli, che devono formare i dirigenti e il personale, o per le organizzazioni che si occupano di una questione trasversale o emergente non ancora integrata nell'agenda politica. È dunque fondamentale lo sviluppo continuo delle capacità dei partner. Il sostegno può concretizzarsi in seminari specifici, sessioni di formazione, strutture di coordinamento e di rete o nell'erogazione di un contributo ai costi sostenuti dai partner per la partecipazione alle riunioni di preparazione, attuazione, sorveglianza e valutazione dei programmi. Viene raccomandata una formazione congiunta tra partner pubblici e privati. In particolare si raccomanda di sensibilizzare i singoli partner circa l'applicazione del principio della sana gestione finanziaria. Lo strumento principe per aumentare la capacità istituzionale dei partner è stato individuato nello scambio di buone prassi. Saranno diffusi i risultati di maggior rilievo tra gli Stati membri, le autorità di gestione e i rappresentanti dei partner attraverso l'istituzione di una comunità di prassi sul partenariato riguardanti tutti i fondi SIE.
5. COERENZA
Nel nuovo ciclo di programmazione è l'Accordo di partenariato l’App che dovrebbe assicurare la coerenza dell'azione dei partenariati: sviluppato da uno Stato membro con il coinvolgimento dei partner, in linea con l'approccio della governance a più livelli, definisce la strategia e le priorità di tale Stato membro nonché le modalità di impiego efficace ed efficiente dei fondi SIE. L’obiettivo è perseguire la strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Questa App dovrà essere approvata dalla Commissione in seguito a valutazione e dialogo con lo Stato membro interessato.
- Blog di Claudio Pisu
- Accedi o registrati per inserire commenti.