Roma Capitale: tagli per 440 milioni di euro in 3 anni
Per riportare in ordine i conti di Roma Capitale, la Giunta ha proposto un piano di rientro da 440 milioni in tre anni. In sintesi i tagli alla spesa corrente da realizzare porterebbero la spesa dagli attuali 4,2 miliardi a circa 3,8 miliardi. Si prevedono liquidazioni e fusioni della Holding Campidoglio (che conta oltre 80 partecipate e controllate), tagli ai contratti di servizio, l'istituzione della centrale unica di acquisto per beni e servizi, la rinegoziazione dei contratti delle utenze (energia, illuminazione, riscaldamento, acqua, sistemi di software) con l'applicazione dei costi standard.
A ciò si aggiunge anche la valorizzazione e l'alienazione di parte del patrimonio immobiliare del Comune e la riorganizzazione del sistema delle entrate.
Il piano appare più che mai necessario per far uscire la capitale dall'emergenza, come previsto nel Dl enti locali (cosiddetto Salva Roma) che entro il 4 luglio dovrà avere il via libera dell'esecutivo. Si tratta di un passaggio delicato perché servirà a garantire a Roma il riconoscimento degli extra costi sostenuti proprio per lo svolgimento delle sue funzioni di Capitale (una cifra di circa 150 milioni di euro l'anno).
Con la centrale unica degli acquisti l'Amministrazione stima di risparmiare nel triennio oltre 200 milioni. Sul patrimonio immobiliare è stato già censito l'80% degli immobili, una parte dei quali saranno messi sul mercato. Una parte importante del piano riguarderà poi la riorganizzazione del sistema della riscossione. Ad Aequa Roma infatti sarà affidata la gestione unitaria di riscossione e accertamento.
Fondamentale, inoltre, il riordino delle società partecipate che tra riduzioni di sedi, tagli nei costi delle utenze, degli organi amministrativi, collegi sindacali e delle consulenze potrebbero generare tra i 30 e i 40 milioni di risparmi nei tre anni. Grazie a liquidazioni, cessione di quote, fusioni.
Le misure riguarderanno soprattutto le società di secondo livello del Gruppo Atac (la municipalizzata che si occupa di trasporti) e Ama (rifiuti). Saranno fuse in Atac le officine Ogr e Atac Patrimonio. Si propone di cedere Bravobus e Trambus Open Spa. Sarà mantenuta temporaneamente la partecipazione (del 13,50%) in Assicurazioni di Roma, la società che si occupa di assicurare il parco mezzi che fa capo al Campidoglio (dall'Atac a Cotral, ai veicoli del Comune al parco mezzi dell'Ama con un costo complessivo da circa 28 milioni l'anno).
Per quanto rigtada l'Ama, sarà messa sul mercato Roma Multiservizi (controllata dal Comune al 51% con 3.800 dipendenti). Tra le società che finiranno in liquidazione anche Ama soluzioni integrate ed Ecomed. Sarà mantenuta Zetema, nonchè la partecipazione in Adr (1,3%) e quella in Eur spa (10%); mentre si prevede la fusione tra Investimenti spa e Fiera di Roma.
- Blog di Rita Pastore
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