Sanità in Toscana: ottimizzazione delle risorse e gare per categorie merceologiche

letto 2825 voltepubblicato il 28/06/2014 - 13:14 nel blog di Rita Pastore, in Osservatorio Spending Review

La Giunta regionale, nelle misure urgenti di razionalizzazione della spesa sanitaria approvate a fine 2013, ha previsto il superamento dei tre enti per i servizi tecnicoamministrativi di Area vasta (Estav) e l’istituzione, dal 1˚ aprile 2014 con subentro il 1˚ agosto 2014, di un unico Ente regionale (Estar). Una scelta nell’ambito della politica sanitaria della Regione Toscana che pone particolare attenzione al sistema centralizzato degli acquisti di beni e servizi e di distribuzione dei beni di consumo delle aziende sanitarie, attuato, nel tempo, attraverso la promozione di modelli gestionali tesi a garantire la massima efficienza ed efficacia dei servizi, oltre che la razionalizzazione delle relative risorse.
Si tratta di un percorso partito nel 2002 quando fu prevista la costituzione dei Consorzi d’Area vasta (Cav Centro, Nord-Ovest e Sud-Est), individuando negli stessi un valido strumento per razionalizzare le funzioni tecnico-amministrative di supporto delle aziende sanitarie, anche al fine di ridurre i costi gestionali e migliorare l’efficienza dei servizi. Nel 2005 i Consorzi sono stati potenziati e trasformati in Enti per i servizi tecnico amministrativi di Area vasta (Estav) con funzioni di acquisto di beni e servizi,  di supporto alla logistica, nonchè di gestione centralizzata in ambito di Area vasta sia degli acquisti che dello stoccaggio e distribuzione di tutti i beni di consumo. Nel 2012, poi, è stato realizzato il coordinamento dei tre Estav per garantire la realizzazione di gare regionali, che favorissero la specializzazione dei diversi Estav in ragione delle differenti categorie merceologiche. Il sistema si è dimostrato molto efficace sia per quanto riguarda il contenimento della spesa, sia per qualità e innovazione dei servizi del SSR.
Attraverso i tre Estav, a fronte di un miliardo di euro circa di acquisti l’anno, la regione ha ottenuto in media il 5% di sconto sul prezzo di riferimento a gara, e conseguito risparmi di circa 40 milioni annui nel 2012 e nel 2013, dovuti alle ricontrattazioni facilitate dalla enorme quantità di beni acquistati. A titolo di esempio, nelle assicurazioni (furto, antincendio) su una base di 22 milioni in 3 anni, si è ottenuto il 13% di sconto. Per moltissimi oggetti acquistati (siringhe ecc.) il prezzo di acquisto è inferiore alla media nazionale. Il vantaggio dell’Estar sarà quindi quello di potenziare ulteriormente un sistema già eccellente.
Le competenze dell’Estav attuali e dell’Estar riguarderanno: approvvigionamento di beni e servizi; gestione dei magazzini e della logistica; gestione delle reti informative e delle tecnologie informatiche, con particolare riguardo all’organizzazione del Centro Unificato di Prenotazione; gestione del patrimonio per le funzioni in materia di manutenzione, appalti e alienazioni; organizzazione e gestione delle attività di formazione continua del personale; gestione delle procedure concorsuali per il reclutamento del personale; gestione delle procedure per il pagamento delle competenze del personale.
Con l’Estar si prevedono tre articolazioni corrispondenti alle attuali Aree vaste, al fine di mantenere uno stretto legame con la programmazione di Area vasta. L’ente svolgerà le stesse funzioni degli Estav e perseguirà azioni di razionalizzazione e ottimizzazione delle spese, anche attraverso la realizzazione di gare regionali. Fra gli organi dell’Estar, permane il consiglio direttivo ma cambia la composizione: vi faranno parte i coordinatori dei comitati di Area vasta e vi parteciperanno, senza diritto di voto, il direttore generale dell’Estar e il direttore generale della Direzione regionale competente per materia. Inoltre, il Consiglio direttivo dell’Estar esprimerà pareri sui principali atti di gestione dell’ente, individuati con apposita deliberazione della Giunta regionale.
Contestualmente al subentro dell’Estar in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi degli Estav, gli Estav saranno soppressi.
 

1 commento

Lucia Ciambrino

Lucia Ciambrino28/06/2014 - 14:47

Segnalo il recente rapporto elaborato dall'Osservatorio civico sul federalismo in sanità di Cittadinanzattiva(), che ha elaborato i dati 2013 raccolti dalla Federazione delle associazioni regionali dei provveditori-economi della sanità. Sebbene 13 regioni dispongano di centrali di acquisto, solo poche fanno gare a livello regionale, aggregando le richieste in base alla tipologia di beni e servizi. La maggior parte delle regioni agisce solo a livello di area provinciale o anche di singola azienda sanitaria o ospedaliera.

L'analisi è stata condotta su 140 gare attivate da otto centrali di acquisto. E' stato rilevato che tutte realizzano procedure di acquisto centraizzate per i mdicinali ma non per altre tipologie di beni e servizi. Nemmeno per servizi come l'approvviggionamento di energia elettrica o lo smaltimento dei rifiuti speciali. Solo due, invece, aggregano la domanda per prodotti disinfettanti e antisettici e svolgono gare uniche d'acquisto.