#OPENFESR: il percorso di consultazione per il PO FESR della Regione Siciliana

letto 3745 voltepubblicato il 08/08/2014 - 13:29 nel blog di Laura Manconi, in Partecipazione

La dimensione della partecipazione riveste da sempre un ruolo strategico per l’Unione Europea: nelle proposte della Commissione europea e nelle linee strategiche per la nuova programmazione riferita al periodo 2014-2020 è più volte richiamato come la partecipazione attiva dei partner in tutte le fasi del ciclo di programmazione migliori la qualità dell’attuazione e contribuisca a rendere l’intero processo più inclusivo e trasparente verso i cittadini.

Una maggiore partecipazione dei cittadini alla costruzione dei contenuti dei programmi consente soprattutto di cogliere esigenze, idee, proposte non necessariamente rappresentate dai soggetti tradizionalmente coinvolti nei processi partenariali e di accrescere l’efficacia della programmazione, grazie alla raccolta delle effettive esigenze espresse da tutti i soggetti interessati.

In questi mesi di preparazione alla programmazione 2014-2020, diverse amministrazioni pubbliche nazionali hanno promosso iniziative di partecipazione e consultazione pubblica per la definizione delle priorità strategiche, degli obiettivi e delle azioni da realizzare nei territori attraverso i programmi operativi a valere sui Fondi strutturali e di investimento europei (SIE). Tra queste, la Presidenza della Regione Siciliana, Dipartimento della Programmazione che parallelamente al processo formalizzato di redazione del Programma Operativo FESR ha avviato ad Aprile 2014, l'iniziativa #OPENFESR un percorso di consultazione pubblica online per accogliere idee, suggerimenti e proposte utili per migliorare la qualità degli interventi e accrescere la trasparenza nella gestione dell’intero processo di programmazione regionale.

#OPENFESR si è sviluppata su un arco temporale di 4 mesi, da Aprile a Luglio 2014, secondo due fasi temporalmente distinte, propedutiche l'una all'altra e prevedendo strumenti e livelli di partecipazione diversi:

• IDEARIO: consultazione su priorità e azioni 2014-2020, aperta dal 14 aprile al 26 maggio, finalizzata a far emergere idee, riflessioni e proposte di azioni sugli obiettivi tematici che orientano la programmazione regionale degli interventi 2014-2020.

• COMMENTARIO: consultazione sul Documento di Programmazione 2014–2020, aperta dal 18 giugno al 16 luglio, finalizzata al miglioramento del testo del PO attraverso l’apertura al commento partecipato della versione del documento di programmazione inviato alla Commissione europea.

Nell'infografica di seguito sono riassunti i principali dati sulla consultazione #OPENFESR e su come i contributi in termini di idee e proposte si sono distribuiti tra gli obiettivi tematici individuati per il PO FESR. I report finali sono invece disponibili online, nella pagina dedicata sul sito EuroInfoSicilia.it

 

 

 

Le idee in particolare, classificate in 6 cluster tematici (Procedurali e di funzionamento, Generiche a forte trasversalità, Puntuali, Basate su specificità territoriali, Puntuali a regia istituzionale e Partecipative/collaborative) hanno orientato la redazione della prima versione del documento inviata a Luglio e costituiranno un riferimento anche in fase attuativa degli interventi: insieme ai commenti al testo del PO, testimoniano un interesse e una disponibilità a collaborare che sinora non si era riusciti a intercettare e che l'amministrazione regionale ha l'obiettivo di coltivare con ulteriori iniziative sul territorio regionale e online, di accompagnamento alla fase di negoziato con la Commissione che porterà alla versione definitiva del PO entro Dicembre 2014.

2 commenti

Laura Manconi

Laura Manconi01/09/2014 - 17:11 (aggiornato 01/09/2014 - 17:12)

Buongiorno Ciro

e grazie per il tuo intervento :-)

Sono daccordo con te che proseguire nella direzione della digitalizzazione delle procedure, dell'apertura dei dati e per una maggiore cooperazione applicativa sia una delle scelte prioritarie per l'amministrazione regionale e in generale per il sistema della PA sicilana direttamente interessato dal ciclo di programmaizone 2014-2020.

Le proposte raccolte attraverso l'Ideario OpenFesr riguardano questi stessi temi e altri altrettanto strategici per utilizzare in maniera efficace le risorse comunitarie. Molti sono progetti veri e propri, altre semplicemente delle riflessioni o proposte di cui tenere conto nella fase di realizzazione degli interventi.

Per tornare alla tua domanda: si è conclusa la fase di consultazione online, i contributi arrivati sono trasferiti al gruppo di lavoro che dovrà, nella attuale fase di negoziato, recepire le osservazioni che arriveranno dalla Commissione e redigere la versione finale del PO FESR. Continuano quindi a costituire un riferimento importante per l'amministrazione (il Dipartimento della Programmazione, nello specifico) con la quale stiamo valutando ulteriori iniziative di convidisione e restituzione a quanti hanno partecipato alla consultazione, che aiutino a comprendere il percorso delle idee nei prossimi mesi.


Laura

ciro spataro

ciro spataro11/08/2014 - 10:08

grazie al Dip.to regionale Programmazione della Regione Sicilia e al Formez per avere dato questa necessaria ed utile opportunità di partecipazione per il perfezionamento (!) del PO FESR Sicilia 2014-20. Questo lascia sicuramente percepire un segnale di cambiamento positivo rispetto alla programmazione passata.

Domanda che può sorgere spontanea in molti soggetti che hanno partecipato attivamente all'Ideario e al Commentario: dopo che il Dip.to regionale ha acquisito queste idee e questi commenti al PO FESR SICILIA 2014-20, che succede? Questo sarà interessante capire. Ovviamente il Dip.to manderà i report dell'Ideario e del Commentario alla Commiss.Europea per dimostrare che la partecipazione è stata concretamente effettuata. Ma come saranno metabolizzate queste numerose idee e commenti in quel PO FESR Sicilia che a breve erogherà tanti milioni di euro nel territorio?  Questo sarebbe interessante capire. Come si tradurranno concretamente quelle idee e commenti  in interventi, azioni, progetti e strategie di innovazione in Sicilia? Come opereranno i vari Dipartimenti regionali (con quale strumenti gestionali, procedure e modalità) affinchè quelle idee e commenti pubblici si trasformino da frasi rilasciate su una piattaforma web ad azioni tangibili sul territorio?

Molti sono ormai i soggetti nel territorio siciliano che hanno un alto potenziale di innovazione soprattutto sociale, nonchè ambientale e culturale. Soggetti che operano nel territorio da tempo e che hanno una riconoscibilità per le azioni svolte ed i risultati positivi conseguiti. Durante i vari incotri svoltisi in Sicilia per la costruzione della Strategia Regionale dell'Innovazione (RIS3) li abbiamo incontrato questi soggetti, che hanno interesse nel fare rete con altri soggetti ed accedere a finanziamenti per diffondere le loro buone prassi per il miglioramento della qualità della vita di tutti. Ma questi soggetti, tutti in coro, chiedono alla Regione: procedure snelle, soprattutto uguali da Dipartimento a Dipartimento regionale, poca burocrazia, come avviene nelle altre regioni europee a obiettivo convergenza, chiedono procedure digitali online di accesso alle risorse pubbliche, eliminando quella discrezionalità umana che da ufficio a ufficio rappresenta il fattore decisionale dell'ottenimento di un finanziamento pubblico, chiedono un sistema di monitoraggio online dell'implementazione del loro progetto. Almeno dalla maggior parte di coloro che hanno partecipato agli incontri (e li ho seguiti praticamente tutti) arriva un segnale chiaro e semplice agli uffici della Regione: nel PO FESR 2014-20 lavorate in modo da renderci la vita più facile possibile nell'attuare iniziative e progetti per la nostra terra e quindi non replicate gli errori (!) delle programmazioni passate.

Per rendere la vita semplice a chi nei prossimi anni avrà la potenzialità di portate innovazione nei vari campi della vita del territorio siciliano, serve, come molti possono facilmente immaginare, un adeguata organizzazione e strutturazione (uso di competenze e strumenti digitali, ICT) dell'istituzione regionale preposta alla gestione del PO FESR. Di pari importanza, sono convinto che serve la condivisione delle banche dati dei vari uffici interni regionali e la condivisione tra le banche dati regionali e quelle degli altri enti pubblici locali, e questo non lo penso solo io, ma soprattutto il nuovo le pubbliche amministrazioni devono comunicare tra loro attraverso la messa a disposizione a titolo gratuito degli accessi alle proprie basi di dati alle altre amministrazioni mediante la cooperazione applicativa. E' previsto che tutte le PA debbano comunicare all’, nei trenta giorni successivi all’entrata della legge di conversione, l’elenco delle basi di dati in loro gestione e degli applicativi che le utilizzano.

Spero tanto nel 2014 si comincierà a comprendere (le figure apicali degli enti pubblici locali) che 1) la condivisione delle banche dati tra diversi enti pubblici e 2) il rilascio online del patrimonio informativo pubblico in formato aperto (open data), genera benefici economici, sociali e culturali ad ampio raggio (ai cittadini, alle imprese, alla ricerca, alla stessa PA), permettendo, nello specifico delle dinamiche dell'attuazione del PO FESR 2014-20, una più ottimale gestione e monitoraggio dei singoli progetti e della relativa efficacia sul territorio.  Una buona prassi in questo campo, fortunatamente, arriva dal neonato . Un neonato che la Regione Sicilia dovrebbe "adottare" e "cullare".