Friuli Venezia Giulia: diminuiti gli sprechi degli enti nell'ambito del Patto di Stabilità
Le amministrazioni locali del Friuli Venezia Giulia nel 2013 sono riuscite a tagliare gli "sprechi" negli spazi finanziari assegnati dalla Regione nell'ambito del Patto di stabilità. Gli spazi non utilizzati sono passati dai 94,4 milioni del 2012 ai 20,2 milioni di euro nel 2013, con una riduzione pari all’83% circa.
Questo dato è contenuto nella delibera con la quale la Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Autonomie Locali ha preso atto del saldo finanziario di competenza mista degli Enti locali soggetti al Patto di stabilità, in modo da poter applicare il sistema di premialità e penalità introdotto nell'ottobre del 2013.
Gli spazi finanziari verticali assegnati lo scorso anno erano pari a 115 milioni di euro, di cui 20,2 non sono stati utilizzati. Sono state accertate penalità per 7,8 milioni di euro a carico di 71 enti locali e premialità di 2,7 milioni a favore di 22 amministrazioni. Le penalità sono state ridotte del 50%, in quanto l'obiettivo di contenimento degli sprechi è stato raggiunto, garantendo nello stesso tempo la totale copertura delle premialità da riconoscere agli enti virtuosi e mantenendo un margine di redistribuzione di ulteriori 900.000,00 euro.
Si sottolinea che la gestione virtuosa e corretta del Patto è stata garantita proprio dall’introduzione di un meccanismo incentivante basato su premialità e penalità, che ha fatto leva sul principio di responsabilità degli amministratori locali. Il risultato atteso è stato raggiunto. Gli spazi di spesa del Patto di stabilità interno nel 2013 sono stati ben utilizzati dagli enti locali, anche grazie al monitoraggio costante effettuato dalla Regione. I controlli hanno riguardato 83 enti, tenendo conto degli obiettivi assegnati: conseguimento dell'equilibrio economico, progressiva riduzione dello stock del debito, miglioramento del saldo di competenza mista, riduzione della spesa per il personale. Sono state poi applicate, a seguito dei controlli, penalità e premialità per le amministrazioni.
La delibera, approvata in via preliminare dalla Giunta della Regione il 12 settembre u.s., è stata trasmessa al Consiglio delle Autonomie Locali (CAL).
È utile ricordare che, in quanto Regione a statuto speciale, il Friuli Venezia Giulia entro fine marzo di ogni anno stipula con lo Stato il Patto di stabilità Stato-Regione, all'interno del quale viene definito l'obiettivo complessivo che gli Enti locali regionali devono raggiungere e che lo Stato ha stabilito nel miglioramento del saldo di competenza mista, pari a 108 milioni nel 2014. Nell'anno in corso la Regione aiuterà i Comuni e le Province cedendo propri spazi di spesa per almeno il 20 per cento dell'obiettivo totale, ossia 21 milioni circa. La volontà politica è naturalmente quella di poter aumentare questa percentuale. Ad ogni modo, sommando i 34,5 milioni di spazi ripartiti dallo Stato ai 21 ceduti dalla Regione, più altri 6 milioni circa di spazi spettanti alle Province, possiamo affermare che il sistema delle autonomie locali del FVG nel primo trimestre 2014 ha già avuto a disposizione 60 milioni di euro da spendere, sempre in attesa di ulteriori risorse.
- Blog di Rita Pastore
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1 commento
Le intese tra Regioni per scambiare quote del patto di Stabilità
Sull'argomento volevo segnalare che il Dl 133/2014 (http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/09/12/14G00149/sg ) prevede due articoli, il 42 per le Regioni e il 43 per i Comuni, che anticipano al 30 settembre il termine entro cui la Conferenza Stato-Regioni deve approvare i piani di ripartizione tra le singole amministrazioni dei tagli per 750 milioni di euro annui stabiliti a partire da quest’anno dal Dl 66/2014. Poi si dà attuazione all’intesa tra Stato e Regioni nella Conferenza Unificata del 29 maggio u.s. dell’incremento di circa 500 milioni di euro del concorso delle regioni al Patto di Stabilità.
Il termine entro cui le Regioni possono scambiarsi quote del Patto di Stabilità è spostato al 30 settembre, ciò al fine di aumentare gli spazi di flessibilità finanziari senza che si generino risultati negativi sul fabbisogno complessivo. Ancora, sono spostati al 30 settembre i termini entro cui Comuni e Province devono comunicare la previsione del totale dei pagamenti dell’anno e entro cui le regioni devono versare allo stato il taglio di 560 milioni stabilito dalla legge n. 147/2013.
Sottolineo, poi, che l’art. 43 si incentra sul Fondo di rotazione per la stabilità finanziaria degli enti locali che hanno dichiarato il predissesto. Tali enti possono usare il Fondo per colmare il disavanzo di amministrazione e per riconoscere e pagare i debiti fuori bilancio. Tutto ciò entro il tetto dei 100 milioni di euro per il 2014 e di 180 per ogni anno dal 2015 al 2020. L’imputazione di tali somme ai singoli enti sarà fatta con un decreto del Ministero dell’Interno in base alla quantità di risorse erogate. Le amministrazioni che si avvalgono di questo strumento devono farsi carico delle eventuali diminuzioni che si determinano nel Fondo rispetto all’anno precedente. Infine è prevista l’erogazione immediata di anticipazioni ai Comuni da parte del Fondo di solidarietà, per evitare di ricorrere alle anticipazioni di tesoreria.