L’impatto della spending review sui diversi gruppi sociali. Un esempio dall’University of Warwick (UK)

letto 2129 voltepubblicato il 10/04/2015 - 13:37 nel blog di Donatella Imparato, in Osservatorio Spending Review

Da alcuni anni il Centre for Human Rights in Practice dell’University of Warwick svolge un’interessante analisi dell’impatto della public spending britannica sui diversi gruppi sociali e territori.

Il Centre for Human Rights in Practice dell’University of Warwick fondato nel 2006 è oggi diventato un punto di riferimento per accademici, studenti, professionisti e attivisti che si occupano dello studio e della promozione dei diritti umani a livello locale, nazionale e internazionale. Il Centro, co-diretto da Andrew Williams e James Harrison, ha avviato da alcuni anni un interessante progetto di analisi dell’impatto della public spending britannica sui diversi gruppi sociali. Uno dei risultati più importanti è la costruzione di un ">database liberamente consultabile on line che raccoglie le analisi prodotte in UK, redatte dall’Università e non, della valutazione dell’impatto dei public spending cuts. Nel database si possono trovare report che analizzano come i tagli alla spesa pubblica stanno interessando i diversi gruppi e regioni all'interno del Regno Unito. Ci sono, quindi, analisi sull’impatto dei tagli alla spesa pubblica su: l’intero Regno Unito, sulla Scozia, il Galles, l’Irlanda del Nord, ed altre regioni, sulle donne (tema di approfondimento specifico e di un ), sugli anziani, sulle diverse etnie presenti in UK, sui disabili, sui bambini ed i giovani, ecc..

Inoltre, la sezione on line del progetto offre la possibilità di accedere a guide e risorse per condurre analisi di impatto della public spending per organizzazioni, gruppi e individui. Le valutazioni d'impatto possono essere svolte dalle organizzazioni del settore pubblico, per verificare le proprie politiche e pratiche e trarre indicazioni per future iniziative, oppure possono essere eseguite da organizzazioni di volontariato, sindacati o gruppi per valutare l’operato degli enti pubblici. La è divisa in: toolkit e guide per la valutazione d'impatto per enti pubblici, organizzazioni di volontariato, sindacati, ecc..; fonti statistiche, set di dati nazionali e locali; ed una lista di blog e siti web che monitorano l'impatto in corso dei tagli alla spesa pubblica.

L’interessante iniziativa dell’University of Warwick costituisce un ottimo esempio di come la ricerca può dare un contributo alle politiche pubbliche verificando eventuali squilibri o effetti distorsivi relativi a territori o gruppi sociali derivanti da tagli lineari di spending review; fornisce un empowerment ai singoli individui; ed offre spunti per nuove direttrici di studio ed analisi della revisione della spesa nel nostro paese. 

1 commento

Roberto Formato

Roberto Formato10/04/2015 - 15:09

Grazie Donatella per la segnalazione davvero molto interessante.

Mi sembra un ambito di ricerca suscettibile di ampi sviluppi, la cui "maturità" in Gran Bretagna si spiega anche con il fatto che questo paese ha oramai realizzato ben cinque "cicli" di spending review (a partire dal primo del 1998), i cui effetti sono stati tutt'altro che univoci, come dimostra peratro il fatto che - a fronte dei sacrifici imposti forse in maniera non del tutto equa:

  • la spesa pubblica in rapporto al PIL è comunque cresciuta dal 39,3% del 1998 al 48,4% del 2013;
  • il debito pubblico è cresciuto nello stesso periodo dal 52,3% in rapporto al PIL al 109,1%.

L'effetto congiunto dei tagli e delle esternalizzazioni di interi settori di attività hanno nel contempo determinato situazioni paradossali, come l'abnorme e controverso ricorso al project financing dimostra. Mi riprometto comunque di ritornare su quest'ultimo argomento in una prossima discussione in questo stesso Osservatorio....