"Ecomuseo Italico' e l'antica Corfinium"

letto 8373 voltepubblicato il 30/07/2020 - 06:05 nel blog di Giovanni Pizzocchia

"Ecomuseo Italico e l'antica Corfinium"

L’Italia che Rinasce - Presentato un progetto unico nel suo genere per valorizzare il patrimonio storico-archeologico-culturale, attraverso la realizzazione dell’Ecomuseo Italico perché si conosca nel mondo la “Cultura Italica”. Una prima focalizzazione sull’antica Corfinium, dove nacque l’Italia antica e dove i popoli italici si allearono per la conquista dei Diritti Umani.

L’Associazione Corfinium Onlus ha risposto all’appello del Governo italiano, che per il piano di “Rinascita” per l’Italia chiama alla collaborazione tutte le formazioni sociali. Considerato il delicato momento che il nostro Paese vive a causa dell’emergenza economica e sociale, la Corfinium Onlus ha presentato al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini e al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, un progetto unico nel suo genere, capace di attivare un’offerta turistico-culturale di interesse internazionale. La realizzazione di un importante attrattore turistico-culturale per far conoscere al mondo i “Popoli Italici” e per promuovere la “Cultura Italica”. Il Progetto prevede come prima fase la costituzione di un Tavolo Tecnico-Istituzionale per la valorizzazione del primo sito italico, l’antica Corfinium (oggi Corfinio, in provincia dell’Aquila) dove, nel 90 a.C., nacque l’Italia antica e dove i valorosi popoli italici decisero di allearsi per la conquista del Diritto di Cittadinanza (oggi conosciuti come ‘Diritti Umani’). Successivamente ogni regione interessata presenterà una proposta allo scopo di creare una rete di siti italici per l’attuazione dell’Ecomuseo Italico, il quale, a sua volta, sarà inserito nella Rete degli Ecomusei italiani ed Europei. La proposta di valorizzazione dell’antica Corfinium, in una prospettiva glocal, contempla sette azioni mirate:

Riqualificazione del Borgo Medioevale (testuggine) – con un piano di recupero che preveda la sistemazione degli assi viari e delle realtà prospettiche immediatamente percepibili nei percorsi interni al borgo.Valorizzazione asse Piazza (ex anfiteatro) – Piazzale Cattedrale San Pelino (mausolei) -  con la riscoperta e messa in evidenza, con appositi scavi, delle emergenze dell’antico anfiteatro, recupero della nuova pedonalizzazione, che riconduce alla Cattedrale di San Pelino e valorizzazione dell’area limitrofa ai Mausolei del II d.C.

Ripresa degli scavi archeologici per ampliamento dell’attuale parco – riattivazione delle attività di ricerca interdisciplinare Archeologica-Filologica-Letteraria-Economica.

Istituzione di un museo nazionale – con gara internazionale per un progetto architettonico che sia in linea con i riferimenti toponomastici ed italici del luogo, quale nuovo contenitore dell’ingente patrimonio archeologico oggi disseminato in varie parti del territorio nazionale.

Realizzazione di una Domus Italica – con gara internazionale di progettazione architettonica nella considerazione dell’antico passato dei popoli italici ed in funzione del riuso pubblico per la promozione della ‘Cultura Italica’.

Realizzazione di un monumento bronzeo – da dedicare a Quinto Poppedio Silone e ai valorosi italici, in ricordo dell’orgoglio italico da sempre alla base della Dignità umana, della Libertà e dei Diritti Umani.

Realizzazione di una “colonna italica” – per segnare il luogo dove l’Italia nacque (illuminata di notte) posta in adiacenza dell’Autostrada dei Parchi, A25, Pescara-Roma

“L’idea del progetto - dichiara Francesco Di Nisio, Presidente dell’Associazione Corfinium Onlus - si è consolidata a fine luglio del 2019, in occasione dell’incontro con il Sottosegretario ai Beni Culturali On.le Gianluca Vacca, a seguito dell’iniziativa promossa dal Viceministro, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha portato ad esporre, alla mostra del Lessico Italiano, la moneta simbolo degli italici. La scheda progetto è stata redatta grazie anche alla collaborazione di alcuni colleghi dell’AIDOSP (Associazione Italiana Dottori in Scienze Politiche), dell’Architetto Pasquale Di Gioacchino e dell’Ing. Andrea D’Ascanio che ringrazio per la preziosa collaborazione. Siamo certi – conclude Di Nisio - che la realizzazione di questo progetto sarà, per la regione Abruzzo, un importante volano per la ripresa economica e sociale ed inoltre sarà il fiore all’occhiello per la nostra Nazione poiché in grado di rivitalizzare l’identità nazionale attraverso la scoperta delle radici del nostro Bel Paese. proiettandole nel futuro ”

Corfinio, 30 luglio 2020

 

Ufficio Stampa

Ass. Corfinium Onlus partner Ecomuseo d'Abruzzo CMS

Giovanni Pizzocchia

3 commenti

Edoardo Igini

Edoardo Igini25/10/2020 - 18:58 (aggiornato 25/10/2020 - 18:58)

Molto interessante è l'intervento di Giovanni Pizzocchia dedicato alla "cultura italica" ed alla sua promozione. Ma il passato può insegnarci parecchie altre cose, in ossequio al famoso detto ciceroniano historia magistra vitae. A  mio avviso è possibile istituire un parallelo tra il sistema sovrannazionale romano e quello attuale europeo e mondiale. Certo, i rispettivi contesti socio-politici e culturali presentano notevoli differenze che non starò ad elencare tanto sono evidenti. Essi hanno in comune però una caratteristica inquietante: il gigantismo. Più una comunità si dilata in termini spaziali e politici più il potere si ingrandisce e rivendica a sé spazi tradizionalmente riservati alla sfera privata. Se non erro la storia ci rende edotti che grandi concentrazioni di potere sono pericolose per la libertà dei popoli. Con particolare riferimento alla storia romana, noi assistiamo allo sviluppo-involuzione di un rustico Comune cittadino che, attraverso varie vicende, giunge nel Basso Impero a conoscere forme di totalitarismo di stato. Sintomi di questa lenta ma inesorabile trasformazione sono: l'aumento esponenziale della criminalità, l'immigrazione incontrollata; il decremento demografico; il degenerare dei meccanismi fiscali che diventano vieppiù oppressivi ed intollerabili; la pauperizzazione di gran parte della popolazione; la nascita di potentati politici ed economici che tendono a disgregare la compagine statuale; il sorgere di apparati burocratici farraginosi che soffocano la vita cittadina. Oggettivamente si può dire che almeno una parte di questi "sintomi" si ripropongono anche oggi, in piena terza rivoluzione industriale, quella "digitale". Non c'è dubbio che la transizione al digitale porta con sé effetti benefici, sia in termini culturali sia in termini professionali ed occupazionali. Per questo è necessario prendere coscienza del cambiamento in atto, per tentare di volgere a miglior partito i mezzi che le nuove tecnologie ci mettono a disposizione. A proposito del neo-liberismo, io penso, da socialdemocratico, che, in ambito finanziario ed economico, lo Stato  e il  mercato non si elidano vicendevolmente, ma anzi svolgano ruoli parimenti essenziali e complementari. E' necessario quindi ridare vigore all' Amministrazione statale in termini di capacità occupazionale,  per controbilanciare l'esuberanza del mercato unico. Ciò non è impossibile, se pensiamo che le nuove generazioni hanno ormai grande dimestichezza con l'informatica. E , come è ben risaputo, tutto il diritto o è pubblico o è privato.

sonia piazza

sonia piazza16/02/2021 - 14:47

Sono d'accordo con le linee di direzione proposte per la P.a. in clima di Cambiamento Ambientale, che reggono i cardini sani e generali per tutte le condizioni che pone il Futuro. Penso che siano due traettorie diverse che concorrono accanto e  linearmente verso il futuro: quella del cambiamento e quella del concetto di società civile. 

; à-civile -quotidiano

Giovanni Pizzocchia

Giovanni Pizzocchia22/12/2020 - 09:19 (aggiornato 22/12/2020 - 09:19)
Grazie per il commento.